Un cimitero per gli animali finalmente anche nel Lazio, in ritardo su altre regioni

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Cimiteri per animali anche nel Lazio. “In Commissione abbiamo votato parere positivo alla proposta di legge per dotare la nostra regione di idonei luoghi di sepoltura ufficiali per gli animali d’affezione. Un provvedimento atteso da tanto che, una volta votato anche dall’aula del consiglio regionale, finalmente equiparerà il Lazio ad altre regioni. Come Emilia Romagna e Lombardia, dove i cimiteri per gli animali già da tempo sono una realtà”. Lo comunica in una nota il consigliere regionale della Lega, Daniele Giannini, membro della Commissione Sanità. “Quando il nostro fedele amico a quattro zampe muore – prosegue – lascia un enorme vuoto all’interno delle famiglie. Per questo, sempre più cittadini chiedono a gran voce un camposanto per i propri cani, gatti, criceti, uccelli da gabbia e altri animali domestici di piccole dimensioni.

Giusto trattamento per gli animali anche dopo la morte

In modo da potergli dare il giusto trattamento, anche dopo la morte. Nel Lazio, infatti, fino a oggi, non c’è una norma che consenta di dare una degna sepoltura ai propri animali di affezione, per assicurare la continuità del rapporto affettivo. Finora ci si basa sul regolamento europeo, che prevede lo smaltimento delle spoglie degli animali domestici, equiparandole ai rifiuti e quindi destinate all’incenerimento. Una definizione assolutamente non adeguata per i ‘Fido’ domestici a cui abbiamo voluto bene. Se, invece, il padrone dell’animale vuole procedere con la sepoltura, finora deve ottenere l’autorizzazione e trovare un terreno idoneo, cosa che troppo spesso viene fatta senza comunicazioni ufficiali.

Si potranno seppellire gli animali anche nel proprio terreno

La proposta andrebbe ad aiutare, quindi, tutti quei cittadini che non posseggono un fondo di proprietà, dove seppellire i propri animali domestici. Ma non solo, la legge intende rispondere anche ad una necessità igienico-sanitaria. I cimiteri per animali ridurrebbero i rischi di inquinamento delle falde acquifere e quelli della diffusione di malattie. Infatti potranno essere inumate le spoglie ed essere accolte le ceneri a condizione che un apposito certificato veterinario escluda la presenza di malattie trasmissibili all’uomo. Le strutture potrebbero essere realizzate sia da enti pubblici che privati e prevedere sia l’inumazione che l’incenerimento. Insomma – conclude Giannini – bene questo dispositivo che finalmente rende giustizia ai nostri amici a quattro zampe che così tanto significano e hanno significato nelle nostre vite”.