Una lunga storia d’amore. Si sciolgono gli Irriducibili

Si sciolgono gli Irriducibili. Una storia d’amore lunga trentatrè anni. Si giocava un Lazio Padova del 18 ottobre 1987 quando apparve in Curva Nord quello striscione. Dieci metri di stoffa, sfondo blu, scritta bianca. E quelle dodici lettere: Irriducibili. Una storia che ha attraversato generazioni, sconfitte dolorose e vittorie esaltanti, sempre controcorrente e sempre gridando il proprio profondo amore per la squadra biancoceleste. Coreografie, trasferte, vita vissuta dentro e fuori dallo stadio. Ma anche perquisizioni e fermi, un rapporto sempre più teso con le Forze dell’ordine.

Una storia d’amore. E poi l’episodio che ha cambiato tutto

E poi quell’episodio che forse ha cambiato tutto. Era il 7 agosto 2019 e poco dopo le 18 veniva ucciso al Parco degli Acquedotti a Roma Fabrizio Piscitelli detto Diabolik. Uno dei capi più carismatici degli Irriducibili. L’assassino materiale non è mai stato trovato, ma l’inchiesta che si è sviluppata dopo la morte di Fabrizio, come semplicemente lo chiamavano i suoi amici della curva, ha portato alla luce particolari inquietanti. Storie di presunti legami con la criminalità organizzata, camorra, ‘ndrangheta, mafia albanese. Accuse sempre respinte, ma che alla fine hanno creato un solco. E magari convinto qualcuno che era ora di voltare pagina.

Lazio Bologna ultima per gli Irriducibili

Lazio Bologna di sabato prossimo all’Olimpico sarà dunque l’ultima partita nella quale verrà esposto lo striscione storico degli Irriducibili. Lo spiegano gli stessi ultras biancocelesti in un comunicato stampa. Che ripercorre le tappe della loro avventura, che è anche in un certo senso la storia del tifo della Lazio degli ultimi trent’anni. Come tutte le storie d’amore, spiega il comunicato, anche questa ha avuto un inizio e ora conosce una fine. Dalla prossima partita, tutti i tifosi in Curva Nord si troveranno riuniti dietro l’unico striscione Ultras Lazio, e questa sarà un’altra pagina di tifo che va ancora scritta. Nello stesso comunicato, l’attuale leader degli Irriducibili Franco Costantino chiarisce come la decisione dello scioglimento sia stata sofferta. Ma che no, la morte di Fabrizio Piscitelli con lo scioglimento non c’entra niente.

Lazio Bologna sabato all’Olimpico

E sabato all’Olimpico sarà la volta di Lazio Bologna. Tira un sospiro di sollievo Simone Inzaghi e riabbraccia il Sergente. Dopo due giorni di stop Milinkovic Savic è tornato ad allenarsi con la squadra. Per lui oggi 25 candeline, di cui cinque spente in biancoceleste. Milinkovic ha ricevuto gli auguri di mister e compagni, ma non c’è tempo per festeggiare. Tutti concentrati agli ordini di Inzaghi, quella contro gli uomini dell’ex Sinisa Mihajlovic è un ‘altra di quelle sfide che non si possono sbagliare. Intanto per l’allenatore dei biancocelesti arriva la notizia più bella. Mentre la sua Lazio vola e si sta giocando lo scudetto, sua moglie Gaia è incinta e gli regalerà un altro maschietto. Il terzogenito per Simone, che andrà a fare compagnia al piccolo Lorenzo e a Tommaso, avuto dalla sua precedente relazione con Alessia Marcuzzi. Auguri vivissimi, da parte nostra e di tutta la redazione di 7Colli.