Una peggio della Raggi c’è: la sua segretaria

autovelox vigili

I romani? Sanno solo lamentarsi… Parola di un addetto ai lavori. Ossia nientemeno che la segretaria particolare del sindaco di Roma. Lei si chiama Francesca Proietti Tozzi, ed è stretta collaboratrice di Virginia Raggi. Che ha fatto? Domenica scorsa si è lasciata andare a uno sfogo sui social, anche se ora del post non vi è più traccia, relativamente al suo lavoro. Come riferisce chi l’ha visto, nel post si critica l’abitudine dei romani di lamentarsi contro l’amministrazione. “A voi non vi serve un sindaco, vi serve un centro anonimi lamentele dove farvi seguire da uno bravo”.

I romani e i grillini non si possono più vedere

Evidentemente le critiche dei romani hanno dato fastidio non solo a lei, quanto alla compagine grillina che sgoverna Roma. Ed è evidente che quanto scritto dalla segretaria è solamente il riflesso di quello che i grillini capitolini pensano. Già in passato autorevoli esponenti pentastellati se la sono presa coi cittadini anziché con loro stessi.

Già, perché se i romani si lamentano, è davvero perché è il loro sport preferito? L’incapacità di fare autocritica è tratto caratterizzante di questi nuovi giacobini giustizialisti. La colpa è sempre degli altri, di chi si lamenta perché le cose non funzionano. Sarà per questo che stanno precipitando nei consensi? Dice la Proietti Tozzi: prima si lamentano che ci sono le buche, poi si lamentano se vedono i cantieri… Dicono di mettere più controllori sugli autobus, poi piangono se gli fanno la multa… Se chiudono la metri per fare manutenzione, poi si lamentano se è chiusa… I vigili devono fare più multe, poi se gliele fanno a loro… E via di questo passo.

La segretaria ha ragione: la colpa è di averli votati

E’ evidente che tra grillini e romani non c’è più corrispondenza, non c’è più amore. Ma l’unica cosa che la segretaria della Raggi avrebbe dovuto dire non l’ha detta. La diciamo noi: i romani non si devono lamentare, perché la colpa è loro, loro che hanno votato questa compagine di incapaci. Incapaci che danno la colpa ai cittadini della loro inerzia. Se lavorassero bene, i romani non avrebbero motivo di lamentarsi.  Però ha ragione: la colpa è di chi li ha votati.