“Una supercazzola”: Franco Gabrielli svela il retroscena, Ostia commissariata per salvare Roma

Una rivelazione clamorosa scuote il passato recente di Ostia, ma anche di Roma. Il commissariamento del X Municipio, sciolto per infiltrazioni mafiose nell’ambito dell’inchiesta Mondo di Mezzo, non sarebbe stato solo una necessità giudiziaria, ma una mossa strategica per evitare un danno economico enorme all’Italia. A svelarlo è Franco Gabrielli, ex prefetto di Roma ed ex capo della Polizia, che ha raccontato i retroscena della vicenda durante la presentazione del libro Storie Bastarde di Davide Desario, direttore di Adnkronos.
“Se avessimo commissariato Roma, il danno sarebbe stato devastante, pari al 2% del PIL nazionale”, ha dichiarato Gabrielli, lasciando intendere che la decisione di sciogliere il municipio di Ostia sia stata, di fatto, una scelta politica più che legale.

La “supercazzola” di Ostia: una forzatura per evitare il peggio
L’ex prefetto non ha usato mezzi termini: “Era complicato immaginare lo scioglimento di Ostia, perché i municipi non hanno personalità giuridica”, ha spiegato, ammettendo che la soluzione trovata è stata una sorta di escamotage.
“Abbiamo fatto una forzatura di non poco conto”, ha aggiunto Gabrielli, “una mezza supercazzola”. Ostia era infiltrata da clan mafiosi, ma il vero obiettivo era proteggere Roma da un commissariamento che avrebbe avuto ripercussioni economiche e politiche enormi.
Confesercenti Ostia: “Dichiarazioni inaccettabili, il commissariamento ha distrutto il tessuto economico”
Le parole di Gabrielli hanno provocato una reazione furiosa da parte di Confesercenti Ostia e Municipio X. La presidente Valentina Fabbri Biancone ha espresso tutto il suo disappunto: “Siamo allibiti e sgomenti. Studiare a tavolino una mossa del genere è inaccettabile”.
Secondo Confesercenti, la decisione di sciogliere il Municipio ha provocato un danno incalcolabile al turismo e alle imprese locali, con molte piccole e medie attività costrette a chiudere. “Il commissariamento ha creato una campagna diffamatoria che ha annientato l’economia del litorale”, ha sottolineato Biancone.
Ora l’appello al Comune di Roma: “Chiediamo investimenti concreti per rilanciare Ostia e cancellare gli errori del passato. Serve una comunicazione positiva per ridare dignità al nostro territorio”.
Le dichiarazioni di Gabrielli riaprono una pagina controversa della storia recente di Roma. Era davvero impossibile trovare un’altra soluzione? Il sacrificio di Ostia era l’unico modo per proteggere la Capitale? Domande che oggi pesano più che mai sul futuro del litorale romano.