Vaccini con il contagocce, medici di famiglia in agitazione. Oggi l’incontro in Regione

Prosegue la campagna vaccinale anche a Roma e nel Lazio. Ma i medici di famiglia sono in stato di agitazione. E la FIMMG ha chiesto ed ottenuto un incontro questa mattina con l’assessore regionale alla salute Alessio D’Amato. Motivo del contendere, il numero esiguo delle dosi di vaccini che sarebbero riservate alla medicina di base. Con una scelta orientata massicciamente sui grandi hub vaccinali, sui quali si è fatto anche un grande clamore mediatico. Prima la Nuvola all’Eur e Fiumicino, poi Valmontone, da ultimo Cinecittà Studios e Porte di Roma. Sembra che il mezzo milione di dosi Pfizer siano andate praticamente tutte o quasi in queste mega strutture. Mentre i medici sul territorio sarebbero a secco. Con la possibilità di richiedere solo altre poche forniture di Astra Zeneca e Juonson&Jhonson. Appena 100 mila, da ora a fine maggio. Così è scattata la protesta. Con i dati forniti direttamente dalla FIMMG. “Se negli hub viene utilizzato per tutti il vaccino Pfizer, a prescindere dall’età e dalle patologie – osserva la Federazione dei medici di famiglia -questo viene invece centellinato o del tutto negato ai medici di medicina generale. Che  hanno dovuto disdire gli appuntamenti. Ci chiediamo quanto costi in termini di denaro pubblico e di personale mantenere un siffatto sistema di vaccinazione. Che nonostante i proclami, in 4 mesi ha raggiunto solo 1.505.885 somministrazioni per la prima dose e 738.000 (dati Salute Lazio) con entrambe le dosi”. Per inciso, il 30 e il 15 per cento della popolazione del Lazio avente diritto.

I medici di Roma: “Non mancano i vaccinatori, ma i vaccini. Perché?”

La FIMMG, 200 mila vaccini già somministrati dai medici di famiglia. Ma si pensa solo ai grandi hub

Ed eccolo l’affondo della Federazione italiana dei medici di medicina generale. Che ha lungato il dito contro la Regione Lazio. Colpevole di lasciare i dottori ‘di famiglia’ senza vaccini, particolarmente il Pfizer. E di privilegiare solo i grandi hub. Con costi decisamente superiori.
“Attualmente la medicina di famiglia ha vaccinato 191.785 cittadini in 2 mesi (dati assessorato), il triplo di qualsiasi hub vaccinale che ha iniziato mesi prima. Con  costi decisamente inferiori e con enormi difficoltà nel rifornimento dei necessari vaccini”. Così la FIMMG, che ha minacciato lo stato di agitazione. E anche un possibile futuro sciopero. Se la situazione non verrà risolta.

Da parte sua la Regione e l’assessore D’Amato si sono difesi, parlando di una necessaria collaborazione di tutti. E ribadendo che entro fine mese, dovrebbero arrivare le prime dosi del siero anche alle farmacie. Rimane però il fatto, che i medici di base sulle vaccinazioni al momento sono fermi. Per mancanza del prodotto. Mentre per prenotarsi al portale regionale, spesso è necessario stare di notte incollati davanti al computer. Neanche fossimo tutti degli hacker. Vedremo se con l’incontro di oggi finalmente si sbloccherà qualcosa. Perché potersi vaccinare a pochi passi da casa, dal medico di fiducia, sarebbe una splendida notizia per tutti.

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