Vaccini e mascherine obbligatorie: è rivolta contro l’arroganza di Zingaretti

mascherine e tamponi
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Polemiche non solo sulle mascherine obbligatorie ma anche sui vaccini: Fratelli d’Italia protesta. “Inaccettabile l’arroganza con cui scherza sulla salute dei cittadini e spreca il denaro pubblico. Su questa storia dell’obbligo di vaccino non se la può cavare con il suo solito: “Ma anche no” a posteriori”. Così in un comunicato Giancarlo Righini, consigliere regionale del Lazio di Fdi. “Qui i casi sono due: o non si è ricordato che la Regione non ha il potere di imporre la vaccinazione obbligatoria, essendo completamente assorbito dalle manovre di Governo e dalle lotte intestine nel Pd, oppure è stato colto dall’ennesimo accesso di presunzione. E quindi ha voluto cogliere l’occasione per dimostrare che può fare quello che vuole, andando oltre i limiti istituzionali.

Sulle mascherine Zingaretti deve ancora spiegare

La patetica retromarcia con la scusa della provocazione è un’offesa alla cittadinanza ancora peggiore di quel provvedimento inutile ed inefficace. E ciò dimostra chiaramente che Zingaretti ormai usa il suo incarico di Presidente regionale in maniera spregiudicata per obiettivi personali e di partito. Al punto di non farsi scrupolo di ammettere che ha deliberatamente procurato un danno erariale alle già sofferenti casse della Regione Lazio. Agiremo presso tutti gli organismi competenti e presenteremo un’interrogazione al Consiglio Regionale per conoscere quali azioni intendano intraprendere al fine di chiarire le reali circostanze di questo spreco di denaro pubblico”.

Il Codacons: non sono in grado di far rispettare le disposizioni

Insorge anche il Codacons. “Le mascherine sono uno strumento indispensabile nella battaglia al Covid, ed è fondamentale usarle in tutte quelle situazioni in cui esista il pericolo di contagio e sia impossibile rispettare le distanze sociali. Ma se lo Stato non è in grado di imporre il rispetto delle disposizioni anti-Covid e svolgere adeguati controlli sanzionando i trasgressori (si pensi ai luoghi della movida), non è pensabile scaricare le sue inefficienze sui cittadini. Ad esempio imponendo l’obbligo indiscriminato di indossare la mascherina sempre, quando ci si trova all’aperto, anche se si è da soli in un bosco o in una strada deserta”.

Anche Sgarbi contro l’obbligo di mascherine

Lo afferma il Codacons, annunciando il ricorso collettivo al Tar del Lazio contro l’ordinanza varata dalla Regione Lazio circa l’obbligo di mascherine all’aperto. Un ricorso che vede come primo firmatario Vittorio Sgarbi, che ha dato la sua adesione all’iniziativa legale del Codacons. “Siamo favorevoli all’uso delle mascherine e a tutte quelle misure in grado di limitare i contagi, ma ordinanze che obbligano a indossare Dpi anche quando si è da soli rappresentano una inaccettabile limitazione alle libertà personali dell’individuo – spiega il presidente Carlo Rienzi -.

Il provvedimento cadrà di fronte al Tar

Come abbiamo fatto annullare con ricorso al Tar l’obbligo vaccinale per gli over 65 nel Lazio, allo stesso modo il Codacons otterrà l’annullamento dell’ordinanza mascherine”. Si tratta infatti “di un provvedimento che, in assenza di una legge del Parlamento che regoli tali limitazioni, è destinato a cadere dinanzi al Tar. Poiché discriminatorio e in violazione delle libertà personali dei cittadini”, aggiunge Rienzi. “Ribadiamo l’importanza sia delle vaccinazioni sia della mascherina anti-Covid, ma i cittadini sono contrari a obblighi generalizzati che non tengono conto del reale rischio contagio. E che al contrario rischiano di danneggiare la battaglia contro il coronavirus, determinando un rifiuto psicologico da parte degli italiani”, conclude il Codacons.