Vaccino, nel Lazio mancano 500 mila dosi. E la Regione trema
Sarebbero circa 500 mila le dosi di vaccino anti influenzale che ancora mancano all’appello nel Lazio. E questo spiegherebbe i ritardi altrimenti incomprensibili che continuano a verificarsi nelle forniture del siero. Con farmacie che ne sono spesso sprovviste, o che al massimo possono contare su qualche decina di flaconi. Una situazione imbarazzante innanzi tutto per la Regione e per il presidente Zingaretti. Visto che già in primavera a via Cristoforo Colombo si erano dovuti difendere da quello che poi sarebbe passato alla storia come il ‘mascherina gate’. Con milioni di dispositivi di protezione facciale ordinati, pagati e mai arrivati. Adesso quindi ci vanno tutti con i piedi di piombo, e la colpa dei ritardi viene interamente addebitata ad uno dei fornitori. La società che si è aggiudicata la fetta più grossa dell’appalto, e che non starebbe rispettando i tempi di consegna previsti nel capitolato di gara.
Certamente una questione da approfondire, ma che non crediamo interessi più di tanto chi aspetta di vaccinarsi. Che sicuramente vorrà sapere chi ha sbagliato. Ma che ancora di più, adesso chiede quando sarà possibile avere disponibile il prezioso siero. Anche perché le temperature si stanno abbassando, e tra breve l’influenza arriverà inevitabile. E a quel punto tra covid e febbre di stagione, potrebbe essere troppo tardi per rimediare.
La Regione Lazio nel caos per il ritardo dei vaccini anti influenzali scarica le colpe sui fornitori
La Regione Lazio stavolta ha messo le mani avanti. E per non ripetere l’incubo vissuto con il caso mascherine, ha chiamato subito in causa il fornitore. Per i presunti ritardi nella consegna di circa 500 mila dosi di vaccino anti influenzale. Che starebbero mettendo in crisi l’intero sistema e ritardando in maniera pericolosa le vaccinazioni. Così è partita una diffida, direttamente dalla Unità di crisi Covid 19 regionale. E diretta alla Sanofi Pasteur. Che avrebbe già dovuto consegnare 1,4 milioni di dosi, na che si è fermata ad 823 mila.
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L’Unita di crisi regionale per il Covid 19 diffida la Sanofi che dve ancora consegnare 500 mila dosi di vaccino
“Sanofi è stata già diffidata da parte della Centrale acquisti regionale a consegnare tutto ciò che è stato contrattualizzato. Ed ora è stata attivata anche l’avvocatura regionale”. Questo è quanto si legge in una nota ufficiale dell’Unita di crisi anti covid, ripresa dal messaggero.it.
“Nessun ritardo può essere attribuito alla Regione Lazio. Che è stata tra le prime regioni italiane a bandire la gara con tutto il dovuto anticipo”, continua l’Unità di crisi del Lazio. “Tale ritardo nelle forniture sta causando un notevole rallentamento della campagna di vaccinazione e disorientamento degli utenti, soprattutto nella fascia degli ultra 65 anni. È prevista per oggi invece la consegna di oltre 66 mila dosi dell’altro vaccino previsto dalla gara. Quello della società Seqirus, il Flucelvax Tetra che verrà immediatamente distribuito ai medici di medicina generale. Mentre le rimanenti 22 mila dosi saranno disponibili dalla prossima settimana a completare la fornitura prevista. Ad oggi nel Lazio sono stati somministrati oltre un milione di dosi di vaccino antinfluenzale superando la precedente stagione vaccinale”.
Una levata di scudi bella e buona insomma. E una serie di giustificazioni che sanno tanto di voler mettere le mani avanti. Per evitare di finire ancora una volta sotto accusa.