Valmontone: massacra di botte la compagna e viene arrestato, sequestrati machete e sciabola

Carabinieri notte

È servita una segnalazione anonima al NUE 112 per mettere fine all’incubo di una donna di 46 anni, vittima del compagno che da tempo la picchiava. Ma, sentendo le urla della 46enne, massacrata di botte per l’ennesima volta, qualcuno si è impietosito e ha chiamato i soccorsi. E così a ValmontoneCarabinieri, grazie a quella segnalazione anonima, sono riusciti a fermare un uomo di 36 anni, accusato di maltrattamenti in famiglia e lesioni personali aggravate.

La chiamata e l’intervento immediato

Tutto è iniziato con una telefonata al 112, che segnalava una lite in famiglia. In pochi minuti, i militari della Stazione di Valmontone, insieme al Nucleo Operativo e Radiomobile di Colleferro, hanno raggiunto l’abitazione. Qui hanno trovato un quadro inquietante: un uomo in evidente stato di alterazione, probabilmente dovuto all’abuso di alcol, aveva aggredito fisicamente la compagna causandole ferite giudicate guaribili in 40 giorni dai medici dell’Ospedale di Palestrina.

La scoperta delle armi

Dopo essere stata medicata, la vittima ha deciso di rompere il silenzio, accompagnata dai militari alla stazione dei Carabinieri. Ha raccontato di aver subito violenze ripetute fin dal dicembre 2023, mai denunciate prima per timore di ritorsioni.

Durante la perquisizione della casa, i carabinieri hanno trovato e sequestrato due armi pericolose: un machete e una sciabola. Sebbene non siano state usate nelle aggressioni, il loro ritrovamento ha aggiunto un ulteriore carico di accuse per l’uomo, denunciato anche per porto di oggetti atti a offendere.

L’arresto e le indagini

I gravi indizi raccolti dai militari hanno portato all’arresto immediato del 36enne, che è stato trasferito al carcere di Velletri, come disposto dal pubblico ministero. Ora l’uomo è a disposizione del Tribunale di competenza, mentre le indagini proseguono per ricostruire con precisione la lunga scia di maltrattamenti nei confronti della compagna.