‘Vedo i draghi’, nuovi particolari sul ragazzo travolto e ucciso domenica notte sul raccordo
Nuovi, inquietanti particolari stanno emergendo sulla tragedia dell’altra sera. Quando alle 02.30 di lunedì mattina, un ragazzo è stato travolto e ucciso sul grande raccordo anulare. Il giovane si era avviato a piedi, in evidente stato confusionale e di shock, sulla carreggiata esterna dell’autostrada. Per poi scavalcare il guard rail e finire la sua corsa nella corsia di sorpasso della carreggiata interna. Dove prima è stato schivato miracolosamente da una Smart, e poi è finito travolto da una Dacia. Che dopo l’impatto, si è anche cappottata. L’urto è stato violentissimo, e il ragazzo è morto sul colpo. Ma i misteri non chiariti su questa sciagura sono ancora tanti.
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Il ragazzo si era fermato a un bar sulla Prenestina per un caffè. Tremava e diceva di essere inseguito
Prima di entrare a piedi sul GRA, il ragazzo morto travolto da un’auto si era fermato a prendere un caffè. In un bar sulla Prenestina, proprio in prossimità dello svincolo autostradale. Secondo quanto riferito dal barista agli inquirenti, il giovane tremava. Forse in redazione all’alcol, o a qualche droga. E avrebbe detto di essere inseguito dai mostri. E di vedere dei draghi che lo volevano uccidere. L’esercente avrebbe anche voluto aiutarlo, ma il ragazzo appena consumata la bevanda si era allontanato di corsa. Non verso la macchina, con la quale era arrivato. E dove lo aspettava la sua fidanzata. Ma a piedi, verso un destino tragico e fatale, inseguito dalle sue ombre e dai suoi incubi. Adesso sarà l’autopsia a chiarire cosa sia effettivamente successo, e magari a dare una risposta sul perché il giovane fosse così sconvolto. Ma chiaramente, verrà interrogata anche la ragazza. E saranno sentiti amici e familiari. Per un ennesimo dramma della strada, che forse si sarebbe potuto evitare.