Venezuelani, afghani… solo la violenza non la blocca nessuno

immigati arrestato - foto generica
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Venezuelani contro tunisino, afghani contro romeni… accade a Roma, ormai terra di conquista per stranieri di tutte le razze. Anzi, di tutte le etnie. In meno di 24 ore, al termine di un’indagine, i Carabinieri del Nucleo operativo della Compagnia Roma Centro hanno proceduto al fermo di indiziato di delitto di un venezuelano di 25 anni, incensurato e domiciliato a Roma. L’uomo è accusato di tentato omicidio aggravato continuato e porto abusivo di arma bianca, ai danni di un tunisino di 17 anni.

Giovanissimo, però già conosciuto dalle forze dell’ordine. Senza fissa dimora, già noto ai militari per i suoi precedenti in materia di stupefacenti e contro il patrimonio. Sabato sera attorno alle 20:30, per motivi ancora al vaglio dei Carabinieri, il 25enne, dopo aver incrociato su via Giolitti lo straniero con un gruppo di connazionali, lo ha accoltellato, con un coltello tipo ”tagliagrana”, con diversi fendenti all’addome e al petto, ferendolo gravemente. Successivamente ha cercato di colpire anche un secondo straniero senza però riuscirci.

Violenza straniera: stavolta venezuelani e afghani

Subito dopo l’aggressione il venezuelano è fuggito a piedi facendo perdere le proprie tracce. Il ferito è stato invece soccorso e trasportato d’urgenza presso il policlinico Umberto I, dove si trova tutt’ora ricoverato in prognosi riservata a causa delle ferite ricevute, ma fuori pericolo di vita. Le indagini effettuate dai Carabinieri, intervenuti sul posto, hanno permesso di risalire all’uomo grazie alla visione delle immagini di diversi sistemi di videosorveglianza presenti nella zona, all’individuazione fotografica dei testimoni, riuscendo così a ricostruire in brevissimo tempo quanto accaduto.

Il sudamericano arrestato sul luogo del delitto

In via Giolitti nei pressi di un noto fast food, nel corso di un mirato servizio di ricerca, i Carabinieri sono riusciti ad individuare il 25enne, lo hanno bloccato e portato in caserma. A seguito della perquisizione personale e di quella domiciliare, i militari hanno rinvenuto e sequestrato, in attesa anche dei successivi accertamenti tecnico-scentifici, il coltello utilizzato per colpire la vittima il giorno precedente, e gli indumenti indossati durante l’azione criminale.

Afghano massacra la compagna romena

Se non bastasse, ieri pomeriggio, i Carabinieri della Stazione Roma San Giovanni hanno arrestato un 29enne dell’Afghanistan, senza occupazione e con precedenti. Le accuse sono di maltrattamenti in famiglia e lesioni personali nei confronti della convivente, una 28enne romena. Intervenuti a seguito di una richiesta giunta al 112, i Carabinieri sono giunti nell’abitazione della coppia. Lì, poco prima, a seguito di una lite per futili motivi, l’uomo aveva aggredito la donna, in stato di gravidanza. Afferrandola per i capelli e gettandola sul divano, per poi colpirla con pugni e schiaffi. Al culmine della violenza, il 29enne ha poi stretto una mano al collo e una sulla bocca della vittima, minacciandola di morte.

La donna però ha lasciato l’ospedale

I Carabinieri hanno bloccato l’uomo ancora in stato di agitazione ed hanno prestato i primi soccorsi alla donna. Successivamente trasportata al pronto soccorso dell’ospedale ”San Giovanni Addolorata”. Però poi da lì si è allontanata spontaneamente rifiutando le cure, nonostante alcuni segni sul corpo dovuti alle percosse. All’aggressione ha assistito anche il fratello della vittima, 25enne romeno, presente nell’abitazione in quel frangente che lo ha raccontato poi ai Carabinieri. L’arrestato è poi finito in carcere a Regina Coeli, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.