Vergogna ATAC, disabile prigioniero in metro. E il Tribunale condanna l’azienda
Ancora purtroppo l’ATAC fa parlare di sè. E non per qualche bella notizia positiva. ma per carenze e inefficienze che purtroppo ormai si trascinano negli anni. Disastri che la Raggi e la giunta a Cinque stelle non hanno certamente contribuito a migliorare. Così è arrivata l’ennesima condanna da parte della Magistratura a carico dell’azienda dei trasporti del Campidoglio. Per una vicenda ignobile, che risale all’autunno delle scorso anno. Un passeggero diversamente abile di nome Davide infatti era rimasto intrappolato per oltre un’ora nelle stazioni della metropolitana B di Palasport e di Eur Magliana. Per la impossibilità di utilizzare gli ascensori di risalita, che risultavano guasti. Senza che vi fosse all’esterno nessun cartello o avviso circa questo tipo di disguido. Una brutta situazione per il malcapitato viaggiatore, che ha fatto subito scalpore. Tanto che l’associazione Luca Coscioni ha voluto assistere l’uomo trascinando l’ATAC in udienza. E l’azienda è stata condannata al risarcimento dei danni, con una sentenza pubblicata il 26 maggio dalla Sezione 18 del Tribunale di Roma. la cui motivazione è fin troppo chiara. Condotta discriminatoria e risarcimento di mille euro a favore dello sfortunato viaggiatore disabile. Oltre all’obbligo di ripristinare nelle stazioni la completa funzionalità degli ascensori.
E’ la quinta volta che ATAC viene condannata in questi anni per episodi analoghi a danno di disabili e soggetti fragili, e non è certo un bel biglietto da visita per la città. E per chi nonostante tutto non può o non vuole rinunciare al mezzo pubblico.
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Il disability manager della Raggi, solo 21 le linee ATAC a norma. Ma abbiamo aperto un tavolo e miglioreremo. Intanto è arrivata la condanna
Esiste anche un disability manager, voluto direttamente dalla sindaca Raggi. Una figura assunta dal Campidoglio per mappare la situazione del trasporto pubblico romano. Forse avrebbe dovuto pensarci proprio l’ATAC, per compito istituzionale. Prima della condanna. Ma i manager vanno molto di moda in questo periodo, così a Roma è arrivato Andrea Venuto. Che dovrà essere elemento di raccordo tra i cittadini, l’azienda dei trasporti e la politica. Per garantire a tutti l’accessibilità sul mezzo pubblico. Ma è lo stesso manager in una intervista rilasciata su abilitychannel.tv a chiarire quale sia realmente la situazione. Abbiamo ventuno linee a norma attualmente, ha dichiarato Venuto. Perchè la flotta dei bus a Roma è vecchia, con i nuovi 227 mezzi in arrivo la situazione dovrebbe migliorare. Sappiamo anche che nelle metropolitane esistono delle criticità, e stiamo cercando di riparare tutti gli ascensori. Anche su linee cone la Roma Lido, che sono di proprietà regionale. Ci sembra il minimo. Certo, sembra il minimo anche a noi. Ma visti i tempi che sono stati necessari per intervenire sulle scale mobili in diverse stazioni di Roma, non vorremmo che il piano del manager scelto dalla sindaca rimanesse solo sulla carta. E il grido di allarme viene ripreso anche dal sito mercurioviaggiatore, che sollecita un monitoraggio anche relativamente alle ferrovie concesse. Per non parlare delle fermate degli autobus non a norma, o delle pedane che non si estraggono da sotto le vetture.
Insomma, forse sarebbe il caso di aprire meno tavoli e di dare risposte vere a chi ha bisogno. Perchè il diritto alla mobilità è di tutti. E non può essere solo uno slogan.
https://www.abilitychannel.tv/trasporto-disabili-roma-atac-condannata/