Vertice centrodestra, per vincere sul Colle mancava Renzi
I giornali stamane saranno pieni di indiscrezioni sul vertice a casa di Silvio Berlusconi con Matteo Salvini e Giorgia Meloni. Francamente, poco mi interessano fino a che rimane una cosa a tre che non dà segni di vita al popolo del centrodestra, se non spiega la catena di errori fatti e quelli che stanno per arrivare.
Perché dopo la batosta alle amministrative ci manca solo che ci regalino per sette anni un altro presidente della Repubblica amico della sinistra e contrario alla destra.
Hanno parlato di Renzi al vertice del Centrodestra?
È ora di pretendere un garante vero, senza cincischiare più un nome di bandiera fasullo, tanto per fare contento qualcuno. Vale anche per Silvio Berlusconi, è davvero difficile immaginare un ruolo terzo per il Quirinale per un leader ancora in carica. Per colpa del centrodestra, non siamo ancora riusciti a conquistare la Repubblica presidenziale, pur avendo avuto i numeri più volte.
Bisogna saper fare politica e alla luce del sole. La dico come me la sento: la prossima volta invitate a casa Berlusconi anche Matteo Renzi, che tanto a sinistra odiano davvero (non sarà un caso che non si è visto alla piazza della Cgil, lo avrebbero cacciato). Anche lui deve dimostrare di puntare ad un nome che possa valere per tutti.
Chi andrà davvero al Quirinale?
E poco senso avrebbero le riserve interne su un’operazione politica. I conti si fanno con chi c’è e se la maggioranza relativa ce l’ha il centrodestra bisogna essere capaci di lucidità politica per poi poter dire alla sinistra che se non va bene un nome proposto, poi si può procedere anche da soli.
Dall’altra parte è vero che hanno assorbito come corrente i Cinque stelle, ma nel segreto dell’urna nessuno garantirà sull’assenza di franchi tiratori che hanno bisogno di una legislatura che arrivi a compimento: gli antivitalizi non vedono l’ora di maturare la loro pensioncina.
Se invece il centrodestra, vertice o no, si fa fregare anche questa volta è meglio che spariscano tutti. I follower non sono grandi elettori, votano deputati, senatori e consiglieri regionali: sono quelli che bisogna portare da questa parte del campo. Il resto sono chiacchiere.