Vicenza, l’estrema sinistra apre la caccia all’israeliano: preoccupante deriva antisemita
Scontri oggi al corteo organizzato a Vicenza dai centri sociali per protestare contro la presenza di un padiglione di Israele alla fiera VicenzaOro. Il corteo, dove sventolavano diverse bandiere della Palestina, è partito dal parcheggio di via Rossi ai Ferrovieri e poi ha deviato dal percorso concordato, avvicinandosi ai padiglioni della Fiera. In testa al corteo striscioni e cartelli con le scritte ‘Blocchiamo Israele’, ‘stop war’ e ‘free Palestine’. A quel punto sono scattate le cariche della forze dell’ordine in tenuta anti-sommossa che hanno usato anche gli idranti. I manifestanti denunciati sono al momento cinque. Gli antagonisti hanno tentato di forzare il blocco della polizia che sbarrava loro l’accesso alla Fiera dell’Oro, aggredendo e lanciando fuochi d’artificio contro gli agenti.
I manifestanti provenienti da tutta Italia e anche dall’estero
Varia la provenienza dei manifestanti denunciati, un vicentino, un bresciano, un teramano e un croato. Le indagini della Digos proseguiranno nei prossimi giorni con l’analisi dei filmati e non si esclude che possano esserci altri denunciati. Il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, ha telefonato al questore di Vicenza, Dario Sallustio, per manifestare solidarietà agli agenti, aggrediti da alcuni manifestanti. Nell’occasione, il titolare del Viminale si è voluto sincerare delle condizioni degli agenti e ha espresso al questore il proprio “apprezzamento per come le forze di polizia hanno saputo gestire ancora una volta, con la consueta professionalità, una situazione difficile, evitando guai peggiori e confermandosi presidio fondamentale di difesa della democrazia e della libertà”.
Solidarietà alla Polizia dalla politica
“Esprimo la mia massima vicinanza e profonda solidarietà alla polizia di Stato e ai suoi agenti aggrediti a Vicenza da violenti partecipanti a una manifestazione anti-israeliana” commenta il sottosegretario al Ministero dell’Interno, Nicola Molteni. “Polizia di Stato e Forze dell’ordine sono il baluardo della nostra democrazia” sottolinea. “L’antisemitismo violento sta rialzando la testa. Mancano pochi giorni al 27 gennaio, ci stiamo arrivando nel modo peggiore. A furia di guardare e stare zitti, poi finisce così. Guai alla politica che deve avere coraggio per difendere i suoi cittadini dall’odio, dall’intolleranza” ha scritto su X Filippo Sensi del Pd.
La galassia anarchica svela il suo vero volto: violenza, delinquenza, antisemitismo
“Solidarietà incondizionata alle forze dell’ordine aggredite dalla violenta galassia dei centri sociali in queste ore a Vicenza” dichiara in una nota Andrea Delmastro delle Vedove, deputato di Fratelli d’Italia e sottosegretario di Stato alla Giustizia. “Ancora una volta la galassia anarchica svela il suo vero volto: violenza, delinquenza, antisemitismo, odio verso le divise. Orgogliosi di aver aggravato le pene nel dl sicurezza per le aggressioni ai nostri uomini e donne in divisa. Basta impunità per gli annoiati figli di papà che giocano a fare i rivoluzionari del nulla aggredendo le forze dell’ordine. Mi auguro che tutte le forze politiche condannino senza tentennamenti le violenze dei centri sociali e si schierino, senza se e senza ma, al fianco delle divise”.
“Trovo grave e ingiustificabile quanto avvenuto oggi a Vicenza, dove dei manifestanti dei centri sociali hanno deviato il percorso del loro corteo per protestare contro la presenza di alcuni operatori di Israele alla Fiera Vicenza, venendo a contatto con le forze dell’ordine” dice il presidente del Senato Ignazio La Russa. “La condanna per questi atti di violenza e antisemitismo deve essere netta e unanime. Nessuna tolleranza è ammissibile. A Israele e agli agenti di polizia rimasti feriti giunga la vicinanza mia personale e del Senato della Repubblica”. “Esprimo ferma condanna per gli atti di violenza e di discriminazione avvenuti a Vicenza” dichiara anche il presidente della Camera dei deputati, Lorenzo Fontana.
Il sindacato di polizia: “Nove agenti feriti, di fronte a criminali organizzati”
“Oggi a Vicenza l’ennesima grave aggressione ai poliziotti, in occasione di una manifestazione anti-israeliana, si è conclusa con nove colleghi feriti, uno seriamente ustionato, e un attentato a ordine e sicurezza” ha detto Valter Mazzetti, Segretario generale Fsp Polizia di Stato. “Una manifestazione di assoluta violenza, con tanto di artifizi modificati e contenenti schegge metalliche, che dimostrano una chiara volontà di fare più male possibile e come in questo come in tanti altri casi ci si trovi di fronte a veri criminali organizzati. Che poi si usi come scusa per tentare di ammazzare dei poliziotti una manifestazione pro o contro un popolo afflitto dalla guerra è l’apice del delirio. Continuiamo a chiedere prevenzione e repressione severa contro chi compie questi gesti criminali”.
I manifestanti pretendevano di deviare dal percorso concordato
“Quando i manifestanti hanno preteso di avanzare nonostante l’alt delle forze di polizia è scoppiato il caos – dice Maurizio Ferrara, Segretario regionale Fsp Veneto -, e il lancio ad altezza d’uomo contro i colleghi di fuochi d’artificio infarciti di materiale ferroso ha provocato numerose ferite agli agenti, uno dei quali anche ustionato. E’ stata un’aggressione molto seria e si è reso necessario l’intervento con l’idrante per arginare i violenti. Alcune persone sono state fermate e portate in Questura, e ora c’è da sperare che tutti i responsabili non se la cavino con poco o nulla come fosse stata una bravata, perché non sarebbe la prima volta”.
Intenzione di fare male a chi indossa una divisa
“Tanti feriti per un corteo contro un padiglione a una fiera? Questa è follia – si infuria Luca Capalbo, Coordinatore nazionale Reparti mobili -. Una follia di cui oggi pagano le spese i poliziotti del Reparto mobile di Padova -. E’ rimasto ferito anche un collega della Digos di Venezia, ma purtroppo sono i componenti del Reparto mobile quelli che il più delle volte subiscono gli effetti della violenza bestiale che si scatena in strade e piazze, e che non è davvero motivata da altro se non dall’intenzione di fare male al nemico che indossa la divisa, sempre buono come bersaglio per tutto e tutti”.