Vigili, la Raggi cambia ancora. L’ex Comandante Napoli, non sono stato difeso
Foto: generale Stefano Napoli. Ancora uno scossone al vertice della Polizia locale di Roma Capitale. Dopo il pensionamento del carismatico Comandante Antonio Di Maggio e la sua successione con il vice Stefano Napoli, adesso sembra essere arrivata la volta di Paolo Gerometta. Generale in pensione dell’Esercito, già da due anni alla Municipale con compiti legati principalmente alla gestione delle Risorse umane e del personale. Se la Raggi non cambierà improvvisamente idea, la nomina sindacale infatti dovrebbe essere firmata oggi. Anche per avere un Comandante nella pienezza delle sue funzioni durante il prossimo ponte dell’Immacolata. Che potrebbe rivelarsi difficile ed insidioso da gestire, sul fronte dello shopping e del rischio assembramenti in città.
Gerometta dovrebbe essere nominato a tempo, una sorta di ‘interim’ come già era avvenuto per il suo predecessore. Al massimo fino a giugno, quando comunque a Roma si voterà. E il Generale a riposo si dovrà occupare della amministrazione ordinaria, senza particolari scossoni o salti nel buio. Questo almeno per gli intendimenti della Raggi, e secondo quanto trapela dal Campidoglio. Ma in realtà il Corpo della Polizia locale di Roma Capitale è ancora in subbuglio. E il fuoco sembra davvero covare sotto la cenere.
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L’ex comandante Stefano Napoli, per me e per il Corpo il momento più buio. E dalla sindaca nessuna vicinanza
Il suo commiato dalla carica di Comandante del Corpo della Polizia Municipale Stefano Napoli lo ha consegnato ad una lettera scritta. E indirizzata direttamente alla ‘Gentile sindaca’, come si legge nell’’intestazione. Gli scambi di cortesie però finiscono qui. Perché evidentemente a fronte degli attacchi concentrici subiti in queste settimane, il numero uno di Via della Consolazione si è sentito non difeso. E abbandonato al suo destino. “Ho constatato con rammarico la mortificante assenza del benché minimo cenno da parte sua di vicinanza alla mia persona e al mio ruolo”, si legge nella missiva recapitata alla prima cittadina. “L’inusitata invettiva mediatica esplosa dal 23 novembre (giorno della trasmissione Report dedicata appunto alla Municipale di Roma ndr) ha investito e screditato sia il sottoscritto, tra l’altro Generale e comandante ad interim, che l’intero Corpo della Polizia locale”, ha proseguito Napoli. Che ha detto chiaramente di aver vissuto il suo momento più difficile dopo oltre 30 anni di onorata carriera.
Dal sesso in macchina alla manifestazione a San Giovanni passando per i controlli dei locali. Ed è bufera sui Vigili
Le vicende si sono succedute con un ritmo incessante. E alla fine il Comandante del Corpo della Municipale Stefano Napoli ci ha rimesso la carica. Anche se i Vigili si difendono, parlando di strumentalizzazioni. Le accuse sono le più svariate, fin dalla partecipazione di alcuni sindacati alla manifestazione di piazza a San Giovani. Promossa dai sovranisti amici di Enrico Montesano. Una scelta che non era piaciuta all’amministrazione e rispetto alla quale sarebbero mancate le ‘contromisure’ richieste dal Campidoglio. Ma la botta finale l’ha data certamente il servizio messo in onda da Report, con i casi di alcuni presunti controlli di ‘favore’ fatti in diversi locali del centro. E addirittura con il ventilato sospetto di possibili casi di collusione con la criminalità organizzata. Per finire all’episodio più noto, quello della scena di sesso che si sarebbe consumata in macchina tra due colleghi. Anche qui tra smentite e distinguo. Con l’ipotesi che fosse stata piazzata addirittura una microspia.
Troppo perché non succedesse niente insomma. Solo fango invece, per i vertici del Corpo. Con la Raggi che prima e’rimasta in prudente silenzio. E che poi ha deciso di cambiare. Suscitando le ire dei Vigili, che si sono sentiti abbandonati. Dopo mesi durissimi di lotta contro la pandemia e per il rispetto delle regole nelle strade di Roma.