Vigili del Fuoco, sono eroi. Ma mancano uomini e mezzi

Sono eroi, e si è visto anche in questo inizio di estate. Caratterizzato da migliaia di roghi, con incendi spesso devastanti. Il cui effetto distruttivo è stato comunque mitigato dall’intervento pronto dei Vigli del Fuoco. Ma come spiega Marco Piergallini, segretario generale del Conapo, sindacato del Corpo, gli uomini e i mezzi sono ridotti al minimo. Con turni massacranti, e la necessità nel Lazio e a Roma di farsi aiutare da altre regioni. Servirebbero più investimenti, in risorse umane e macchinari. Perché poi quando si è in emergenza, tutti sono disposti al sacrificio. Ma lavorare meglio sarebbe indispensabile. Per rischiare di meno, e offrire un servizio migliore. Purtroppo però, gli stanziamenti rimangono ridotti. E il grido di allarme di Piergalllini arriva direttamente alla politica e al governo.

Vigili del Fuoco al collasso. Pochi uomini e mezzi per gestire le tante emergenze

A Roma mancano almeno 300 unità

“Il dispositivo di soccorso dei vigili del fuoco di Roma è entrato in crisi. Non vi sono uomini e mezzi sufficienti per affrontare tempestivamente e contemporaneamente tutti gli incendi in atto – spiega Piergallini -. Il nostro grido di allarme dei mesi scorsi sulla carenza di personale è stato sistematicamnete ignorato e ora i nodi sono venuti al pettine. Il comando dei vigili del fuoco di Roma è carente di circa 300 uomini su base provinciale facendo riferimento a vecchie piante organiche. Che oltrettutto andrebbero riadattate ai cambiamenti climatici in corso”.

Il governo faccia la sua parte

“Assumere più vigili del fuoco per noi è un investimento e non un costo come potrebbe sembrare. Manca una visione futuristica del numero dei vigili del fuoco necessari, il ministero dell’interno rifletta su questo. E legiferi su nuove assunzioni e nell’attesa autorizzi il rientro in straordinario del personale”, ha sottolineato il segretario generale del sindacato Conapo dei Vigili del Fuoco.

“Il Corpo dei vigili del fuoco deve essere numericamente pronto per tutte le emergenze, il fatto di andare in crisi se si verificano più emergenze in contemporanea è sintomatico del fatto che la principale struttura di soccorso pubblico di Roma non è stata adeguata alle mutatte esigenze sul rischio di incendi. Nel 2017 hanno soppreso il Corpo forestale dello Stato e affidato anche i loro compiti antincendio ai Vigili del Fuoco senza adeguare l’ organico, un altro grave errore”. Così ha concluso il sindacalista dei vigili del fuoco.