Villa Borghese e i suoi segreti: tra poesia e dannazione
Se passeggiare per Villa Borghese significa immergersi nella storia e nell’arte di Roma, esplorare i suoi segreti più nascosti porta a scoprire un lato oscuro e inquietante di questo incantevole parco. Tra gli angoli di Muro Torto, si nasconde infatti una leggenda che affonda le sue radici in un passato macabro.
Questo tratto delle Mura Aureliane era un tempo parte di un cimitero dedicato ai reietti della società, un luogo in cui trovavano sepoltura ladri, vagabondi e prostitute, considerati indegni di una tomba consacrata. La tradizione racconta che le anime di questi individui non abbiano mai trovato pace, condannate a vagare per l’eternità in cerca di vendetta per la dannazione imposta.
Le anime inquiete che vagano nei dintorni di Villa Borghese
Tra queste anime irrequiete spiccano quelle di Giovanni Battista Targhini e Pietro Montanari, due carbonari giustiziati nel 1825 per il loro coinvolgimento in attività rivoluzionarie. Si narra che, nelle notti più buie, le loro apparizioni colgano di sorpresa i passanti del Muro Torto: figure spettrali che si aggirano portando tra le braccia le loro teste mozzate, come a testimoniare il crimine di cui furono accusati. Questi fantasmi sono descritti come ombre che si dissolvono nel nulla, lasciando dietro di sé solo un brivido che corre lungo la schiena.
Gli spiriti romantici di Keats e Shelley
Non solo anime dannate vagano per Roma. Anche Piazza di Spagna, luogo di ispirazione per poeti e artisti, è teatro delle apparizioni degli spiriti di John Keats e Percy Bysshe Shelley. I due poeti, uniti da una profonda amicizia, sembrano non essersi mai detti addio del tutto. Avvistati di notte mentre passeggiano insieme e conversano in inglese, le loro figure si muovono tra le strade intorno alla casa dove visse Keats fino alla sua prematura morte. È come se la poesia non li avesse mai abbandonati, legandoli per sempre alla Città Eterna.
L’Aqua Virgo e la scala segreta
Ma Villa Borghese nasconde anche segreti sotterranei. Sotto il Muro Torto, parte dell’antico acquedotto Aqua Virgo svela una scala a chiocciola nascosta, che si snoda verso un tunnel buio e umido, dove ancora oggi scorre acqua sorgiva. Questa scala misteriosa, che pochi hanno esplorato, conduce a un punto in cui il tempo sembra essersi fermato, custodendo silenziosamente storie e leggende millenarie.
Con un passato così ricco di storie, Villa Borghese non è solo un parco in cui perdersi tra arte e natura, ma anche un luogo dove le leggende sussurrano all’orecchio dei visitatori più attenti in un affascinante crocevia tra storia, poesia e dannazione.