Violenza sulle donne, +5% nei primi 6 mesi del 2024: aumentano anche i casi di revenge porn
Aumentano i maltrattamenti in famiglia, il revenge porn e i reati del “Codice Rosso”, mentre calano atti persecutori, stupri e omicidi di donne. Questo il quadro allarmante che emerge dall’ultimo report semestrale della Polizia di Stato sulla violenza di genere, che fotografa la situazione dal 1° gennaio al 30 giugno 2024. Il report è stato presentato presso la Questura di Roma, in via di San Vitale, nel cuore del centro storico capitolino.
Violenza sulle donne, +5% nei primi 6 mesi del 2024
Se da un lato si registra una diminuzione di atti persecutori (-8%) e violenze sessuali (-2%), dall’altro preoccupa l’aumento dei maltrattamenti in famiglia (+5%), che passano da 11.808 a 12.424, confermando un trend in crescita già negli ultimi tre anni.
Aumentano anche i casi di revenge porn
Balzo anche per i reati introdotti dal “Codice Rosso”: +21% per la costrizione al matrimonio, +18% per la violazione dei divieti di avvicinamento, +3% per le lesioni permanenti al viso e +1% per la diffusione di revenge porn.
Nonostante questo scenario preoccupante, un dato positivo emerge: i femminicidi nel triennio 2021-2023 sono diminuiti del 10%, passando da 130 a 117 nel 2022. Da gennaio a oggi, comunque, si contano già 49 donne uccise su 141 omicidi totali, di cui 44 in ambito familiare e 24 per mano del partner o ex.
Il caso di Francesca Deidda
Un caso emblematico è quello di Francesca Deidda, scomparsa in Sardegna a maggio. I carabinieri, allertati dai colleghi di lavoro, hanno arrestato il marito che inviava messaggi dal suo telefono. Numeri che sottolineano la necessità di un impegno costante nella lotta contro la violenza di genere, su più fronti: prevenzione, sostegno alle vittime e pene severe per i colpevoli. Solo un lavoro sinergico tra istituzioni, forze dell’ordine e associazioni può invertire questa rotta drammatica.