Volantini truffa, gli sciacalli stanno nel PD

Volantini truffa

Occhio agli sciacalli. Stanno girando dei volantini truffa, fatti molto bene e assolutamente simili al vero. Ma sono solo un fake, una colossale bufala. Resa ancora più odiosa dal fatto che questi criminali approfittano della pandemia. I fogli di carta vengono affissi davanti alle case, vicino ai citofoni delle abitazioni. Sono palesemente un falso, certo. Ma qualcuno ci potrebbe cascare, specialmente le persone anziane e più fragili. Proprio ciò che vogliono i delinquenti che li mettono. Il logo sul foglio è fatto bene, con tanto di stemma della Repubblica Italiana e di scritta Ministero dell’Interno. Dipartimento di Pubblica sicurezza. Un finto avviso della Polizia dunque. Nel quale si invitano tutti i cittadini non residenti a lasciare in fretta le abitazioni dove si trovano. In caso di mancata osservanza, vengono minacciate sanzioni pesantissime. Chiaro lo scopo, i ladri sperano di avere molte case lasciate libere. E quindi all’interno di trovare refurtiva facile e a buon mercato. Vergogna, e pene esemplari. Ci vorrebbe la legge del taglione per questi soggetti. Ma purtroppo anche in politica qualcuno da sinistra non rinuncia a speculare. Vergogna anche a voi.

PD, gli sciacalli non ci sono solo in politica. Ed esplode la polemica

Sul sito del Partito Democratico viene dato ampio risalto ai volantini truffa che appaiono in questi giorni. Affissi davanti alle case, o vicino ai citofoni. E che invitano tutti i cittadini non residenti ad abbandonare in fretta le loro abitazioni. Per evitare severe sanzioni. Fino a 206 euro di multa (cifra bizzarra, chissà perché) e la reclusione da tre a dodici anni. Tutto falso, progettato da ladri e truffatori. Per avere più case vuote da svaligiare. Attenzione dunque, specie per gli anziani. Ed è anche giusto che la politica se ne occupi e metta in guardia i bravi cittadini. Ma in questo caso il PD va oltre. E utilizza la (giusta) denuncia della truffa per un volgare parallelismo politico. Rozzo e inaccettabile. Ci auguriamo che si sia trattato di un errore, compiuto da qualche responsabile della comunicazione un po’ troppo zelante. Che andrebbe cacciato su due piedi, come tutti gli stupidi che oggi proprio non servono. Ma se anche i vertici del partito sapevano, allora è grave. E servono le scuse.

Il PD di Roma e Lazio prenda le distanze

La denuncia che si legge sul sito del Partito Democratico contro i volantini truffa è quasi tutta giusta. Tranne una riga. Che però è particolarmente grave. Poche parole, ma pesanti come pietre. Gli sciacalli non ci sono solo in politica. C’è chi pensa di approfittare dell’emergenza per truffare e rapinare le persone più fragili. E il paragone tra i criminali che affiggono i volantini truffa e le forze politiche di opposizione è presto fatto. Inaccettabile, perché lo scontro politico deve conoscere un limite. Specie oggi, con i giusti richiami alla solidarietà nazionale. Con gli enti locali in ginocchio. Con il decreto salva Italia da votare. Ma soprattutto con i cittadini chiusi a casa. Senza lavoro e inferociti. No, paragonare ladri e truffatori ai propri avversari politici non dovrebbe essere ammesso. Ci aspettiamo che il Partito Democratico di Roma e del Lazio rimuova subito dal web quel paragrafo incriminato. Prendendo le distanze. E magari chiedendo scusa, che non è mai un disonore. Il silenzio sarebbe francamente inaccettabile.