Zia Bianca, 70 anni, gestiva un giro di spacciatori: 7 prendevano il reddito di cittadinanza

zia Bianca

Smantellata dalla guardia di finanza di Roma un’organizzazione dedita al traffico di cocaina, guidata dalla 71enne Bianca Zarfati, soprannominata “Zia Bianca”, nella periferia Ovest della Capitale e sul litorale romano.
Nell’operazione “Vecchia Roma”, coordinata dalla Dda capitolina, le fiamme gialle hanno eseguito un’ordinanza di misura cautelare personale, emessa dal gip del Tribunale capitolino. Quindici persone sono finite in manette con l’accusa di traffico e spaccio di sostanze stupefacenti. Sei in carcere, 2 ai domiciliari e 7 hanno gli obblighi di presentazione alla p.g..
L’organizzazione capeggiata da Zia Bianca si riforniva stabilmente di droga da Marco Corina, 68 anni, e Marcello Gauzzi, di 58. Da quanto emerso dalle intercettazioni telefoniche e ambientali eseguite, i tre commentavano “di essere rimasti tra i pochi a operare con serietà nel settore. Si vantavano di fare le cose alla “vecchia maniera”, in cui contava la “parola data””.

Ordinavano le “lasagne” da Zia Bianca

Essendo ai domiciliari, la Zarfati aveva stabilito il centro direzionale e operativo dell’associazione nella propria abitazione a Fiumicino (Roma). Qui, intratteneva i contatti con i fornitori e impartiva le disposizioni per le cessioni dello stupefacente e la riscossione dei relativi compensi a Fernanda Succi, 63 anni, alla figlia, Valentina Mercadante (ora in carcere), 39 anni, e a Cesira Succi, 63 anni. “Pur privilegiando gli incontri di persona ai colloqui telefonici, per le conversazioni a distanza – sottolineano le fiamme gialle – era stato condiviso un singolare linguaggio criptico ispirato al mondo della gastronomia, in cui la cocaina diventava, a seconda dei casi, “fettine panate”, “lasagne” e “spaghetti alle vongole””.

Come affermato da Zarfati in una conversazione captata “le telefonate mie e sue sono tutte di mangiate…mai mai mai parlato di niente…”. Al fine di trovare una valida alternativa al business in corso e compensare la perdita economica derivante dal sequestro di droga nell’ambito di un’operazione conclusa con l’arresto di un ‘corriere’, Zarfati aveva ‘rispolverato’ un suo vecchio contatto peruviano per avviare, unitamente a Corina e Gauzzi, una trattativa per l’acquisto di narcotico direttamente dal Sud-America a prezzi concorrenziali, che si sarebbe dovuta concretizzare con una prima fornitura di 6 kg di cocaina.

La cocaina arrivava direttamente dal Perù

Anche se zia Bianca non ha concluso l’affare, le indagini hanno consentito di individuare i referenti dell’organizzazione peruviana. Si tratta di Walter Jesus Nunez Moren, 42 anni, e Junior Gabino Huaman Lopez, 34 anni. I finanzieri hanno arrestato entrambi.
Per sette acquirenti di droga, anche loro identificati dagli investigatori, disposto dal gip l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.
Gli approfondimenti svolti hanno, infine, fatto emergere come 7 indagati percepiscano o abbiano percepito – direttamente o in quanto inclusi nel nucleo familiare dei beneficiari – il “reddito di cittadinanza” o il “reddito di emergenza”; saranno quindi interessati i competenti uffici dell’Inps ai fini della sospensione del beneficio economico.