Zingaretti attacca su tutto: dalla benzina all’attentato all’Unità d’Italia. Spernacchiato dai suoi stessi follower

zingaretti che ride

“Per essere chiari: la benzina costa tanto per colpa del Governo Meloni che non abbassa le accise e, dopo aver favorito chi evade le tasse, fa cassa sulle vacanze. Non è giusto”. Parola di Nicola Zingaretti, ex governatore della Regione Lazio, “suonato” per il tramite del suo assessore alla Sanità D’Amato da Francesco Rocca, tanto per la cronaca. Perché aveva governato male e peggio (quando c’era). Zingaretti è la rappresentazione plastica della difficoltà e dell’abisso in cui è sprofondato il Pd, insieme con i suoi alleati alla Pisana grillini. Ormai non sono più credibili, sbilanciati come sono a criticare tutto ciò che fa il governo. Non è così che si fa l’opposizione. Dal 25 settembre in poi è stata una Waterloo continua per la sinistra, e la slavina ancora non accenna a volersi fermare.

I follower: scaricabarile lo sport preferito del Pd

Ma Zingaretti su Twitter si superò il 5 settembre 2019: “Buon lavoro e auguri al nuovo Governo e a tutti i Ministri! Ora cambiamo l’Italia”. Poveretto, come deve aver sofferto. Giorgia Meloni invece sta cambiando veramente l’Italia, a piccoli ma significativi passi, e loro sono sempre lì a dire che non va bene nulla. Nessuno gli crede più. A cominciare dai suoi cosiddetti followers che non gli risparmiano critiche e motteggi. “Eccolo qua, scaricabarile è lo sport più gettonato dal Pd”, dice uno, ed è difficile dargli torto. Tutti i problemi che il governo Meloni sta risolvendo loro non ci hanno neanche provato a farlo, tanto è vero che li abbiamo ancora tutti qui, a cominciare dai clandestini, invitati e incentivati dalla sinistra a invadere l’Italia.

Aiuto, Meloni mette in discussione l’Unità d’Italia!

Un altro gli ricorda: “Quando restituisci i 12 milioni di euro buttati al cesso?”, riferendosi al mascherine-gate di cui dobbiamo vedere ancora la fine. Alcuni gli ridono in faccia, un altro dice: “Per essere precisi, quanti anni siete stati al governo abusivamente senza aver fatto un c…. di niente?”. E via di questo passo, indicando anche lotte più serie che il Pd dovrebbe fare anziché questa contingente delle accise. Ma Nicola non si ferma: in un altro sagace e attuale cinguettìo lancia un allarme dal sapore risorgimentale: “”Sull’autonomia dal governo Meloni un altro pasticcio. La stessa commissione nominata dal ministro Calderoli lo conferma: la legge aumenta le disuguaglianze e mette a rischio i servizi alle persone. Di fatto mette in discussione l’Unità d’Italia. Si fermino”. E con questo è veramente tutto…