Zingaretti sarà interrogato sulle mascherine
Suda, strepita, minaccia querele, ma Zingaretti deve fare attenzione perché su questa storia delle mascherine si aprirà una gara a interrogarlo. Il presidente di una regione importante come il Lazio risponde alle domande e non scappa. E la smetta di far usare persino la pagina facebook della regione Lazio come un house organ del Pd. E’ il suo direttore della protezione civile a portarlo a interrogatorio; ed è il suo addetto stampa a stimolare la ricerca delle responsabilità con le provocazioni continue via internet.
Zingaretti, sulle mascherine no querele ma risposte
Questa storia delle mascherine e degli 11 milioni scomparsi come se fosse esploso un laboratorio a Wuhan va chiarita con grande trasparenza. La regione dice che non c’è stata truffa? Che è una bufala? A parte il dettaglio che non abbiamo mai visto una mozzarella di tanto valore, basterà convocare allora una conferenza stampa con le carte in mano. Ma non lo farete perché avete torto marcio.
E quindi non potranno essere i giornalisti ad interrogarvi. Ma magari un magistrato incuriosito dalla denuncia che si appresta a presentare Chiara Colosimo, che lo staff di Zingaretti ha offeso pesantemente. La consigliera regionale di Fdi è stupita – la foto sopra è eloquente – che anziché dire “verifichiamo subito, è il nostro dovere farlo” il governatore si sia messo a fare il matto come se fosse all’opposizione e non al governo della regione. Se lo sarà scordato passando troppo tempo al Nazareno.
Questo atteggiamento non porta da nessuna parte. Anzi, sicuramente alla Pisana e il governatore potrebbe essere convocato da Giancarlo Righini, che presiede il comitato di controllo contabile, per chiedergli come si muovono i suoi dirigenti, a partire da quello della protezione civile.
Poi, il movimento che non promette nulla di buono dalle parti della Corte dei Conti. Le voci che girano annunciano un’inchiesta della magistratura contabile e hai voglia a sudare….
Tutto questo perché non vogliono stare buoni e aiutare tutti a capire – giornalisti compresi – dove sono finiti quei soldi. Se lo scoprite e ce lo dimostrate promettiamo di chiuderla qua, senza nemmeno ricorrere al celebre vocabolario di Roberto Giachetti. Troppi errori, caro presidente Zingaretti, su questa storia delle mascherine.
Inaffidabile quella società, lo scrive la regione…
E’ sbagliato, ad esempio, minacciare azioni legali contro chi pretende verità. Avete affidato le mascherine scomparse alla società Ecotech. Che avete bollato come inaffidabile. Lo scrive il vostro direttore della Protezione civile, Carmelo Tulummello: ”La condotta contrattuale della ECO.TECH SRL è chiaramente caratterizzata da totale inaffidabilità, stante l’assoluta incertezza circa i tempi di realizzazione della fornitura”.
Anche questa è una bufala? Adesso, solo dopo la denuncia – politica per ora – di Chiara Colosimo, avete rifatto pace? Invece di prendere la palla al balzo con la revoca del contratto da 35 milioni – undici dei quali già finiti in Cina e chissà a chi – attaccate chi vi invita a non abbracciare un cinese a cuor leggero?
Ma ci sono dieci domande che vi abbiamo posto anche noi e a cui dovete rispondere. Alcune più urgenti di altre. Ad esempio come è arrivata la regione a reclutare per le mascherine una società che produce Led? E ci sono carte che dimostrano quando è stata fatta la visura della società che avete reclutato per la straordinaria impresa di perdere le mascherine in chissà quale luogo del pianeta?
Sedetevi e rispondete con calma. Nel nostro caso non serve nemmeno l’assistenza dell’avvocato.